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“Mi ha fatto particolarmente piacere leggere oggi ‘Il Fatto Quotidiano’, che inserisce il mio nome nella lista dei candidati “impresentabili” alle elezioni Europee in quanto ho subito una condanna per aver tenuto una manifestazione anti-burqa. La considero una medaglia al valore civile, in nome della battaglia per la libertà e soprattutto per la libertà delle donne. Come cittadina, come parlamentare e come esponente politico non accetto che nelle nostre città esistano delle vere e proprie zone franche, in cui non vige la Costituzone italiana, ma la sharia. Considero un mio preciso dovere battermi contro chi tiene le donne in condizioni di schiavitù e non le riconosce come soggetti portatori di diritto. In quell’occasione fui pure aggredita da un gentiluomo poi espulso dall’Italia perché coltivava legami con ambienti terroristici. Se questi sono i motivi per essere “impresentabili”, sono fiera di essere impresentabile, per cui ringrazio sentitamente il direttore Marco Travaglio e la sua redazione. Non mi rassegnerò mai all’islamizzazione dell’Italia e dell’Europa”.
È quanto dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè
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