“La rivoluzione all’interno di Enit, l’agenzia nazionale italiana del Turismo, promessa dal Governo non solo non si è attuata, ma siamo addirittura di fronte ad un assurdo immobilismo che paralizza l’attività dell’Ente e lo pone sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti.
I potenziali conflitti di interesse per l’elevato numero di incarichi in diverse società del neo presidente Giorgio Palmucci, fortemente voluto dal ministro Centinaio, sono stati confermati anche dalla Corte dei Conti. Lo scorso novembre era stata l’Autorità Anticorruzione a sollevare la questione chiedendo a Palmucci le dimissioni dagli incarichi al momento della nomina all’Enit. Il risultato è che ora ci troviamo in una situazione di totale impasse burocratica e amministrativa con la stagione estiva alle porte. L’attività dell’Enit, che ricordiamo ha il compito di promuovere l’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale, non è indirizzata solo a tour operator e agenzie di viaggio, ma anche alla domanda individuale composta da centinaia di milioni di cittadini esteri, utenti potenziali od attuali, dei servizi turistici italiani. Bloccare l’Enit significa, di fatto, bloccare la commercializzazione e l’offerta turistica nazionale. Bisogna voltare pagine e alla svelta come ho cercato di fare con la mia proposta di legge ‘Più Turismo’, dove si prevede il reinserimento di un Ministero del Turismo, grazie al quale, con una regia chiara e univoca, si possano sostenere le politiche di sviluppo del settore, un elemento imprescindibile dal punto di vista politico ma anche amministrativo”.
È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi, membro della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera.
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