“Apprendiamo che il Consiglio federale della Lega Nord oggi avrebbe deciso – attraverso le dichiarazioni del segretario nazionale Matteo Salvini – che le nuove intese sull’autonomia sono di esclusiva competenza delle regioni e del governo e che valuterà come coinvolgere il Parlamento senza stravolgere il testo. Praticamente l’intenzione è quella di fare una sostanziale modifica costituzionale, attivando l’art. 116 della nostra Carta, senza però i quattro passaggi rituali. Ma è bene si sappia che non si può fare. L’art. 116 che consente questa procedura prevede una legge che lo regolamenti e che non è mai stata approvata. L’art. 116 senza questa legge attuativa non si può attivare per tale materia. Per cui se Salvini, che non vuole evidentemente affrontare il dibattito parlamentare, conferendogli tutti i poteri della rappresentanza popolare, intende utilizzare la procedura facilitata del 116 deve approvare in CdM un disegno di legge per normarlo. Fino a quel momento ogni tentativo di evitare le Camere sarà da ritenersi un colpo di mano, un accordicchio elettorale consentito dal M5S in cambio di qualche altra cosa, magari del blocco del Tav. Alla faccia del senso dello Stato”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.
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