“Se l’Italia ha istituito il 10 febbraio come Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è sicuramente merito della destra e dal ruolo fondamentale giocato dalle organizzazioni giovanili di Alleanza Nazionale. La legge fu votata da quasi tutto il Parlamento. Tranne che dagli eredi del comunismo. Evidentemente si sentivano, e si sentono, ancora vicini a quei criminali. Ora è necessario revocare l’onorificenza che ancora è concessa a Tito. In Parlamento c’è una nostra proposta di legge”.
Lo ha detto in una intervista a La Verità il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Domenica 10 febbraio la Meloni sarà alla cerimonia solenne ala foiba di Basovizza,
Sul tema delle foibe “È vergognoso che ancora oggi ci sia chi continua a propagandare in ogni sede tesi giustificazioniste o negazioniste. Per questo è scandalosa la decisione del sindaco di Roma Raggi di mandare i membri dell’Anpi a parlare di foibe nelle scuole – continua Meloni – per fortuna Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera ha fatto approvare una risoluzione per stabilire che solo gli appartenenti ad associazioni di esuli istriano-giuliano-dalmati possano raccontare la verità agli studenti. La revoca dei finanziamenti pubblici all’Anpi? Il ministro Salvini ha finalmente sposato una richiesta di FdI che, a luglio 2018, in sede di commissione Difesa, da sola ha votato contro l’attribuzione di contributi ad alcune associazioni, tra i quali figura in particolare l’ANPI. Se queste associazioni vengono finanziate e poi definiscono le foibe “un’invenzione fascista” qualcosa non va. Sono fondi pubblici che non possono essere distribuiti senza le necessarie verifiche sui contenuti dei progetti e delle iniziative proposte”.