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“Troppi istituti scolastici stanno ignorando quanto previsto dalla Legge 92 del 2004, con la quale si è istituita la ‘Giornata del Ricordo’. Troppi dirigenti scolastici, attraverso anacronistici divieti, ne stanno ostacolando la celebrazione, anche contraddicendo la circolare ministeriale inviata per sensibilizzare le scuole italiane. Troppi insegnanti, perfino quando gli eventi vengono autorizzati, si rifiutano di far scendere i ragazzi nelle aule magne, di fatto fiancheggiando un subdolo e anti storico negazionismo duro a morire. Mi auguro che assemblee, conferenze, dibattiti, proiezioni di documentari storici sulla tragedia che si è consumata sul confine orientale tra il 1943 e il 1945 saranno autorizzate nei prossimi giorni, anche dopo il 10 febbraio. Altrimenti chiederò che vengano inviati degli ispettori in tutte le scuole per indagare sulle modalità con cui si è onorata la ‘Giornata del Ricordo’, sulle ragioni per cui sono state vietate iniziative previste da una legge dello Stato e sui motivi per cui intere classi sono state sequestrate e gli è stato impedito di partecipare agli incontri organizzati. Farò un elenco puntuale degli istituti per orientare il lavoro degli ispettori ministeriali”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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