In un tempo che è stato un battito di ciglia Sovrana Bellezza ha compiuto due anni.
Per me l’emozione è quella del primo articolo che uscì il 31 gennaio 2017.
E’ cambiata la consapevolezza di quanto sia vasta la materia da trattare, gli infiniti ambiti in cui si esprime l’eccellenza italiana, gli innumerevoli aspetti che può assumere e qualche volta la sensazione di vertigine è profonda.
Mi aiuta la bellezza dell’argomento che non finisce mai di stupire e che si collega strettamente alla nostra storia antica.
I personaggi di cui ho parlato nei miei articoli descrivono fedelmente la mia idea di eccellenza nazionale, esprimono il genio italiano che si forma attraverso l’apprendistato lungo e faticoso che conduce all’eccellenza.
L’argomento è molto di moda e molte trasmissioni radio e tv propongono il tema delle eccellenze italiane.
Sovrana Bellezza si differenzia da queste iniziative per la sua attenzione al personaggio e alla sua storia, in altre parole non si concentra soltanto sull’arte di cui il personaggio è interprete ma descrive il suo carattere, racconta la sua storia e soprattutto il percorso che lo ha condotto a essere così bravo nel suo mestiere.
Sovrana Bellezza è un modo di vedere il mondo, la stella polare che ci guida alla consapevolezza del nostro valore.
Ognuno può trovare qualcosa di se’ e riconoscersi nei personaggi descritti perché si tratta di una storia comune, è il racconto di quello che siamo.
Sono passati due anni, è stato un attimo intenso, pieno di volti e di storie emozionanti.
Sovrana Bellezza è diventata uno slogan che indica la sfida del nostro secolo, perché è l’Italia delle tradizioni, delle botteghe storiche, un faro su ciò che siamo e non dobbiamo dimenticare di essere.
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