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“Salvini candidato alla Commissione Euopea? Potrebbe essere un buon candidato ma dovrebbe farci capire prima dove vorrebbe portare l’Europa. Il vicepremier approva in Consiglio dei ministri la realizzazione dell’autonomia del Lombardo-Veneto e dell’Emilia Romagna, non dunque un disegno per una diversa articolazione dello Stato nel rapporto tra le istituzioni centrali e le regioni italiane. Né pone il tema dell’elezione diretta del Capo dello Stato come garanzia di unità nazionale.
Nessuna menzione di un piano per il rilancio di Roma capitale, sulla falsa riga di quanto accade alle altre capitali del mondo per impulso dei rispettivi stati nazionali, anzi, quando parla dei finanziamenti per la metro di Roma subito si affretta a citare quelli per Milano e per Monza. Nessuna traccia di un impegno straordinario per colmare il colossale divario infrastrutturale, economico e sociale tra Il Nord e il Sud.
Dunque l’iniziativa suona come un primo passo verso l’indipendenza sostanziale della cosiddetta Padania, che un M5S in grande difficoltà finge di non vedere e quindi mi domando, se c’è ancora questo riflesso condizionato e non si riesce a pensare l’Italia unita nel suo complesso, come farà Salvini a garantire la coesione dell’Europa che non potrà mai essere la somma di tante Catalogne. C’è materia su cui confrontarsi insomma”.
È quanto ha dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia anche in seguito alle risposte rilasciate ad Agorà
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