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“Non condividiamo i contenuti di questo decreto fiscale perché è in continuità con i precedenti esecutivi. Penso alla fatturazione elettronica che impatterà sulla operatività di milioni di persone e di partite iva: da una parte si dice che questa è improcrastinabile perché c’è un’iscrizione sul bilancio dello Stato di 2 miliardi di euro che altrimenti andrebbero cancellati, dall’altra il direttore dell’Agenzia delle Entrate sostiene che nella lotta alla elusione la fatturazione elettronica non recupererà assolutamente nulla. Nel decreto poi, non c’è un chiaro riferimento alla Flat tax che era un impegno preciso con le imprese così come manca la pace fiscale per come l’avevamo pensata e proposta agli italiani. Mancano infine provvedimenti per il contrasto alla povertà che non può avvenire con il reddito di cittadinanza, soldi presi ai cittadini e destinati all’assistenzialismo. Da parte del governo e della maggioranza non c’è mai stata una reale volontà di confronto né in commissione, né in Parlamento, né con le categorie interessate. Con la questione di fiducia, ancora una volta non ci sarà un dibattito vero, viene impedita la discussione e si umiliano le categorie interessate e il lavoro dei parlamentari. Per tutti questi motivi il nostro voto di fiducia sarà contrario”.

Così Francesco Acquaroli, deputato di Fratelli d’Italia intervenendo in aula in dichiarazione di voto sul dl fiscale.

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