“Il deficit negli anni precedenti era al 3% nel 2014, al 2.60% nel 2015, al 2.50% nel 2016 e al 2.40% nel 2017 mentre la previsione per quest’anno si aggira sul 2.4% e anche il debito pubblico è rimasto sostanzialmente fermo passando dal 131% del Pil del 2014 al 130,8% previsto per quest’anno. Questi numeri sono quindi tutti assolutamente uguali e qualche volta anche superiori a quelli che questa legge di Bilancio conteneva almeno inizialmente. Non capiamo pertanto come mai solo adesso la Commissione europea minaccia bocciature e sanzioni all’Italia quando non l’ha fatto per gli anni precedenti. Sarà forse perché la composizione dei governi italiani di quegli anni era politicamente omogenea a quella della Commissione, ossia l’alleanza di fatto tra il Partito Popolare Europeo e il Partito Socialista Europeo? Premesso questo, va detto però che con questa manovra il livello della pressione fiscale sarà in aumento e la Flat tax che era la misura economica qualificante del centrodestra viene rinviata a data da destinarsi. Quella del governo rimane una manovra assistenzialista che ha il suo fulcro contabile e simbolico nel reddito di cittadinanza. Non una manovra espansiva quindi che scommette sul futuro e l’unico modo per emendarla è quella di strapparla”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone intervenendo in aula e concludendo il suo intervento strappando simbolicamente una copia della legge di Bilancio.