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“I diritti dei disabili sono costantemente calpestati dallo Stato italiano. È il caso di M.P. che, costretto sulla sedia a rotelle, non può più salire nella propria abitazione a causa del divieto della Sovrintendenza di installare un ascensore. Il proprietario aveva fatto richiesta a marzo del 2018 a causa dell’aggravamento delle condizioni di salute. L’ascensore è pertanto indispensabile per lo svolgimento delle più banali attività quotidiane  e terapeutiche a cui M.P deve sottoporsi. Sono 5 mesi che è costretto a dimorare altrove in attesa dell’adeguamento dell’immobile affrontando notevoli spese e con grave compromissione della sua attività. L’ascensore, progettato secondo le indicazioni date dalla Sovrintendenza ha visto, dopo la scadenza dei termini e reiterati solleciti, l’incredibile emissione di un parere negativo da parte del sovrintendente Prosperetti.
Da allora la persona disabile si vede interdetta la possibilità di rientrare nella propria abitazione, alla faccia di quella chiacchierata sensibilità  che vorrebbe rimuovere le barriere architettoniche. Si tratta di un abuso gravissimo sul quale interrogherò il ministro dei Beni Culturali Bonisoli e il ministro per la Disabilità Fontana. Alla Camera dei deputati ci sono scivoli e pedane appositamente installate per consentire la mobilità delle persone con problemi di deambulazione. E se questi lavori sono stati autorizzati alla Camera non si capisce per quale motivo non debbano essere realizzati in un palazzo di minore pregio architettonico”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, che ha inviato un’interrogazione al ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli e al ministro per la Disabilità Lorenzo Fontana.
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