“In qualità di capogruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione di vigilanza Rai, esprimo forte rammarico per l’elogio all’illegalità andato in scena ieri nella trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio durante l’intervento dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. Una trasmissione che ancora una volta pone al centro il tema degli italiani costretti a pagare il canone Rai, balzello odioso perché mai legato alla libera scelta del consumatore, che è stato imposto nella bolletta elettrica non solo se possiedi una televisione, ma anche un computer in grado di captare il segnale tv, per sentire in prima serata l’apologia di chi viola la legge. Il Servizio pubblico ci presenta come modello un uomo delle istituzioni che esplicitamente aizza a violare la legge. È un controsenso: allora si abolisca il canone, e si provi a stare sul mercato. Ma i cittadini onesti non possono pagare la tribuna Rai a quelli che incitano alla disonestà. Non bastasse, Mimmo Lucano dichiarando che ‘anche le leggi del periodo nazista erano legalità ma è stato un dramma per l’umanità’ sottoscrive di non aver compreso cosa siano stati il dramma delle deportazioni, gli eccidi nazisti e le camere a gas. Paragonare l’Italia di oggi, un Paese che accoglie e sostiene chiunque abbia diritto di asilo (e a dire il vero, a torto, anche chi non lo ha) al regime nazista significa offendere tutte le vittime di quella tragedia. Per questo sia Fazio che Lucano dovrebbero scusarsi, ma probabilmente non lo faranno”. Lo afferma in una nota la senatrice e capogruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, Daniela Santanché.