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Le automobili decappottabili sfilavano in carovana per le strade delle città d’Italia, trasportando i cantanti in gara, salutati dal pubblico entusiasta.
Ezio Radaelli nel 1962 aveva avuto un’idea geniale e aveva inventato il Cantagiro, ispirandosi al famosissimo Giro d’Italia di ciclismo. Aveva pensato a un festival itinerante e l’aveva strutturato in tappe nelle quali i cantanti, dopo l’esibizione, venivano giudicati da giurie popolari scelte tra il pubblico di ogni città.
Ogni sera veniva proclamato il vincitore di tappa e nella tappa finale, che si teneva a Fiuggi, veniva eletto il vincitore assoluto.
In breve la manifestazione diventò popolare come il giro d’Italia.
Adriano Celentano, Massimo Ranieri, Lucio Dalla, Domenico Modugno, Lucio Battisti si esibivano nelle piazze d’Italia mandando in delirio il pubblico.
L’idea era quella di avvicinare i divi della canzone alla gente, creare un contatto non mediato dalla televisione o dalla radio, permettere agli spettatori di chiedere autografi ai loro idoli e di manifestare il loro gradimento in modo semplice e diretto.
Erano gli anni del miracolo economico italiano, della dolce vita e le note di “In ginocchio da te” e “Ridera’” uscivano dai juke box inondando di musica locali pubblici e spiagge.
Si cantava, si ballava, si diffondevano i 45 giri, nascevano i tormentoni e il Cantagiro,   manifestazione che entusiasmava intere folle, entrava nell’immaginario collettivo italiano. Precursore del Disco per l’estate e del Festivalbar, sebbene nel tempo abbia cambiato veste, è arrivato a oggi conservando l’originario carattere nazionalpopolare che ne ha decretato il grande successo.
Nel 2005 Enzo De Carlo è diventato il nuovo patron e con il direttore Elvino Echeoni, ha impresso un nuovo stile al festival. I concorrenti non sono più cantanti noti ma nuovi talenti che vogliono emergere e per raggiungere il loro obiettivo seguono un percorso di formazione nell’Accademia Cantagiro, diretta dal maestro Mario Torosantucci,  che consente loro di affinare le doti canore e di mettere in risalto le proprie caratteristiche vocali.
Il Cantagiro rispecchia gli ultimi 50
anni della storia d’Italia e il suo carattere nazionale continua a essere dominante. Nella sezione dei concorrenti internazionali possono partecipare cantanti stranieri con testi nella loro lingua, a condizione che il brano in gara contenga almeno quattro parole italiane.
Resta quindi la festa della canzone italiana a tutto tondo, aperta al genere melodico più tradizionale come al pop, alla canzone dialettale come ai cantautori.
Lo scorso 6 ottobre si è tenuta a Fiuggi,  come da tradizione, la finalissima.
Sul palco del Teatro Comunale sono saliti giovani cantanti emozionati dalla voce potente che hanno conquistato il pubblico presente in sala con il loro entusiasmo e la volontà di vincere.
Il primo posto è andato alla giovanissima Alessia Battini con il brano “Da te” che fonde lirica e genere pop.
La ragazza, commossa ha ringraziato il pubblico, la giuria e gli organizzatori e mentre il sipario calava sulla cinquantaseiesima edizione, in teatro restavano l’emozione di una vittoria e le note armoniose di una canzone nuova.
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