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“Il ministro Di Maio dice che il reddito di cittadinanza è il modo con cui volete eliminare la povertà. Il ministro Tria dice che questo è l’intervento per il sud, per una realtà per cui non vede più possibilità di sviluppo e di crescita normale. È un contentino dunque, attraverso sussidi di Stato. Noi però, ci rifiutiamo di credere che il sud sia perso. Noi rifiutiamo questa logica. Se l’idea è quella di sconfiggere la povertà, non è il reddito di cittadinanza la soluzione. Non vi accorgete nemmeno che in questo Paese rimangono solo le piccole imprese, quelle che non possono scappare come invece stanno facendo tutte quelle più grandi. Fossi in voi, mi sarei preoccupato di capire perché Magneti Marelli viene venduta, perché la Campari pur essendo italiana sta portando la sede in Lussemburgo, perché Versace è stata ceduta ai cinesi, perché Tim sta crollando e perché Unicredit diventerà forse francese. Non possiamo accettare che parliate di reddito di cittadinanza senza indicarci come volete far crescere il lavoro al sud. Non possiamo accettare che parliate di imprese senza parlare di riduzione fiscale, che non si parli di riduzione della burocrazia e che non si parli di favorire un clima favorevole alle piccole, medie e grandi imprese. E che si rimandi tutto a generici slogan che ci faranno schiantare nel nulla. Voi state dichiarando di voler dare un futuro a questo Paese ma in ogni atto, e questo DEF è uno dei tanti, state lentamente cercando non di attuare una politica ma di portare all’interno del governo un’ideologia che è quella che tutto va cambiato pur non avendo idea di come sostituirlo”.

Così Guido Crosetto, deputato e coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia intervenendo in Aula sul Documento di economia e finanza.

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