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“Per l’assunzione di nuovi giornalisti Rai, reputo inopportuno un nuovo concorso non solo per i costi esorbitanti che questo appuntamento implicherebbe ma anche perché esiste una graduatoria dalla quale attingere. La graduatoria scade il 15 ottobre e sembra che si aspetti questa data per indire un nuovo concorso, secondo le peggiori abitudini della politica, facendo strame delle aspettative di chi ha già affrontato un concorso. Questa possibilità infatti pare sia ben vista in alcuni settori politicizzati della Rai che potrebbero forse puntare a ‘gestire’, insieme a qualche ‘politico’ un pacchetto di risorse umane di oltre 5mila giornalisti che aspirano a entrare nella tv pubblica, ma questa scelta maldestra sarebbe arbitraria e non in linea con la legge. Un emendamento a firma dell’ex presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia,  approvato e inserito alla legge di Bilancio 2018 licenziata dal Parlamento nel dicembre 2017, comma 1096,  dispone che l’azienda ‘può avviare, in un’ottica virtuosa di risparmio a medio-lungo termine, immissioni in organico di figure al livello retributivo più basso, attingendo in primis al personale idoneo inserito nelle graduatorie 2013 e 2015 di giornalisti professionisti riconosciuti idonei’. Mi auguro che il nuovo Cda della Rai disponga una proroga della scadenza e prima di bandire un nuovo concorso attinga da lì i giornalisti di cui ha bisogno”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli.
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