“Roberto Saviano è come Laura Boldrini e Matteo Renzi: personaggi talmente pieni di sé da non rendersi conto di essere invisi alla stragrande maggioranza degli italiani. Ora poi, che è stata tolta la scorta al ‘Capitano Ultimo’, il colonnello Sergio Di Caprio esecutore dell’arresto di Totò Riina, ma è stata conservata per lui, il disagio cresce. Bene, il fatto che Saviano sia promotore di un manifesto contro un’iniziativa leghista in Campania divulgato da La Repubblica, mi fa sospettare che siano d’accordo…non esiste strumento più efficace della contestazione del ‘guru’ triste e incollerito della sinistra italiana al raduno nordista di Salerno per garantirne il successo. Questi gli effetti assicurati dal ‘professionista della lotta alla mafia’ (perché senza sarebbe un autentico signor nessuno), che moltiplica i suoi effetti mirabolanti dando al popolo dell’ampolla del razzista e del fascista. Aggressione datata che già negli anni ‘70 produceva un effetto solidale verso la destra missina e oggi, con il rischio del ritorno al fascismo ancora più fantasioso di allora, può trasformare l’evento leghista in un ‘concerto del primo maggio’. Vuoi vedere che Saviano ‘sta a gazim’ con Salvini? Renzi anchorman di Berlusconi e Saviano testimonial del Carroccio…”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.