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I presidenti Fico e Casellati accolgano la nostra proposta

“Riteniamo che sia terminato il tempo della propaganda ma sia giunta l’ora di affrontare con responsabilità, serietà e concretezza il tema dell’abolizione dei vitalizi, evitando una gara tra Istituzioni (Camera e Senato) con l’obiettivo di varare una norma che sarà rigettata dalla Corte costituzionale. A noi interessa che i vitalizi di tutti i parlamentari siano archiviati per davvero, che la norma stabilita per loro non divenga – in caso di necessità emergenziali – un boomerang per falcidiare le pensioni di tutti i lavoratori. Per questo FDI ripresenterà la sua proposta di abolizione dei vitalizi sia alla Camera che al Senato, sbugiardando le operazioni di propaganda messe in campo dal M5S, su suggerimento di Tito Boeri, forse allo scopo di farla fallire. Ci auguriamo che Lega e Fi la sottoscrivano”.

È quanto dichiarano in una nota  i deputati di Fratelli di Italia Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati, e Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati, lanciando un appello alla responsabilità istituzionale ai presidenti di Camera e Senato affinché calendarizzino incontri congiunti dei rispettivi uffici di presidenza per arrivare a una decisione comune, mettendo il Parlamento e parlamentari al riparo da strumentalizzazioni partitiche inaccettabili.

“La proposta che Fratelli di Italia formalizzerà all’ufficio di presidenza- ha spiegato Cirielli-  è la stessa che presentai  4 anni fa, ero  all’epoca segretario d’Aula, e sulla quale il M5S si è astenuto, sollevando dubbi sulla costituzionalità della proposta”

“Nella nostra proposta – hanno aggiunto Rampelli e Cirielli- abbiamo per primi proposto il ricalcolo contributivo in maniera ragionevole in base alle norme esistenti per tutti i cittadini italiani. Le norme esistenti risalgono alla riforma Dini del 1996 e prevedono che il lavoratore versi circa l’8 % e l’amministrazione il 24 circa. E vi è un coefficiente che si moltiplica per la somma versata dettato dall’età nella quale si va in pensione e in base all’aspettativa di vita che varia in base alle varie epoche. Per cui abbiamo immaginato visto che comunque non si è mai fatto il ricalcolo contributivo per nessun cittadino di applicare le uniche norme esistenti, cioè una contribuzione presuntiva del 24 a carico dell’amministrazione e dell’8 a carico del lavoratore. In sintesi abbiamo voluto con la nostra proposta abolire i vitalizi assistenziali per i parlamentari e trasformarli in un trattamento previdenziale contributivo ( una pensione complementare di fatto ) con le norme esistenti e facendo in operazione di giustizia” – chiariscono i due componenti dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati”.

“La proposta di Fico, ispirata da Boeri con la missione forse di farla fallire- concludono Rampelli e Cirielli-  si fonda su parametri assurdi. E’ palesemente incostituzionale, riduce fino al 91% le pensioni di ex parlamentari o loro congiunti ultraottuagenari, con un accanimento tale da suonare come una vendetta da paese delle ghigliottine ed esponendo le Istituzioni a ricorsi interminabili e vincenti”

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