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“In quei paesi la trattativa è un’arte: il primo ‘no’ significa ‘vediamo’, il ‘vediamo’ significa ‘forse’ e il ‘forse’ significa sì. Quindi non mi spaventa il fatto che la Libia al momento abbia detto di no agli hotspot in territorio libico. Si tratta di convincerli e l’Italia ha buoni argomenti per riuscire a farlo”.

Così il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, intervenendo a L’Aria che tira in onda su La7.

“E’ finita la pacchia – ha aggiunto il senatore di Fratelli d’Italia – non per chi scappa e per chi spera in un futuro migliore che poi quando arriva qui non ha quasi mai, ma per i trafficanti. Noi non siamo al governo ma questa parte del programma la condividiamo pienamente perché l’unica soluzione all’immigrazione incontrollata è quella di non farli partire”.

“Il prossimo 28 e 29 giugno – conclude La Russa – il premier Conte chieda al Consiglio europeo quello che da sempre Fratelli d’Italia ritiene essere l’unica soluzione: una missione internazionale che porti al blocco navale e l’istituzione degli hotspot in territorio africano”.

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