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“Nel contratto di Governo l’hanno scritto, bisogna fare in fretta, – il costo della benzina pesa su famiglie e imprese come un macigno.
In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada l’aumento dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga, destinato a contagiare l’intera economia. Nella Provincia di Roma è un dramma, soprattutto per i pendolari: a Roma se piove le metropolitane sono pressoché inutilizzabili, prendere un mezzo dell’ATAC sta cominciando ad essere rischioso e se si vuol tentare la fortuna con i propri mezzi oltre alla benzina, con la situazione delle strade provinciali e locali, bisogna mettere in conto la probabile rottura di un cerchione o di una ruota della macchina. Ovvio pesano come macigni le accise. Tutti i Governi finora hanno promesso di toglierle ma gli automobilisti ancora pagano il finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935, da allora sono passati 80 anni, direi che è giunta l’ora di smettere. Paghiamo la crisi di Suez del ’56, il disastro del Vajont, il terremoto in Irpinia di 36 anni fa. Sul contratto di Governo tra Lega e 5 Stelle, hanno scritto testualmente “eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina”,  auspico perciò che su intervenga in fretta perché il costo dei carburanti in questi giorni ha raggiunto soglie insostenibili per famiglie e imprese”. Lo ha dichiarato in una nota il deputato di FdI Marco Silvestroni.
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