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Nessun leghista ha preso le nostre difese di fronte ai veti dei 5S

 “Giorgia Meloni ha ricevuto ufficiosamente da parte di Di Maio la proposta di sostenere la sua premiership in cambio dell’ingresso nel governo. È paradossale che i sostenitori della trasparenza facciano le cose di nascosto. Noi abbiamo ritenuto di restare fedeli alla coalizione e abbiamo scelto di non tradire Salvini. Non siamo stati ripagati visto che dopo essere stati giudicati troppo di destra da Di Maio nessun leghista ha preso le nostre difese.  L’ultimo premier tecnico Mario Monti è stato oggetto di dileggio da parte  di tutte le opposizioni, tra cui la Lega e i 5 Stelle. Giuseppe Conte non è parlamentare, non è stato eletto dai cittadini, non basta avere l’adesione di una sparuta minoranza su internet per andare addirittura a guidare un Governo. Non c’è stata rivolta alcuna richiesta pubblica di adesione a questo governo, né di portare i nostri contenuti sul tavolo del contratto. Non siamo abituati a fare la stampella a nessuno. Salvini traditore? E’ un’espressione forte, ma la realtà è che ha voltato le spalle al centrodestra.  Sarebbe stato meglio Di Maio premier piuttosto che l’ennesimo tecnocrate con il cuore che batte a sinistra, che non ha preso nemmeno il voto di sua moglie. In Italia va ancora in onda la  mortificazione della democrazia, agli italiani è vietato scegliere il Presidente del Consiglio, sia direttamente che indirettamente.  Il governo è trainato dai 5S che pesano il doppio dei leghisti, quindi sarebbe normale una conduzione a Di Maio. In un’alleanza chi ha più consensi la guida”. È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Fabio Rampelli a Tgcom 24.

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