“Con il no alla TAV rischiano fin da subito di perdere il posto circa 2000 lavoratori, 6000 in prospettiva. Sul contratto del loro futuro neanche l’ombra a meno che non ci si arrenda alla disoccupazione e alla morfina del reddito di cittadinanza.
Gli italiani vogliono uscire dalla crisi, hanno intenzione di rimboccarsi le maniche e lavorare ma così verrebbero accompagnati nel precipizio. Il no a tutto è un falso risparmio perché porta a decrescita e disoccupazione. In centinaia di marce del no ancora nessuno ci ha spiegato come si riuscirebbe a creare gli stessi posti in alternativa. Nella marcia di lotta e di governo di oggi DI MAIO – SALVINI risolvano questa ambiguità. Dopo il no dicano anche ai lavoratori cosa faranno domani”. È quanto dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.