“Il nuovo codice nazionale degli appalti continua a generare incertezze tra le pubbliche amministrazioni, sempre più in difficoltà nel districarsi tra meccanismi farraginosi e dubbi interpretativi. E, come se non bastasse, i Comuni, specie quelli di piccole e medie dimensioni, si trovano ora di fronte a una nuova penalizzazione”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo che preannuncia un’interrogazione a risposta scritta assieme al collega Paolo Trancassini.
“Un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicato lo scorso 18 aprile in Gazzetta Ufficiale – aggiunge il deputato di Fdi – ha infatti fissato il compenso minimo per le commissioni di gara in 9.150 euro, oltre le spese di trasferta. Ciò significa che per rispettare questa norma le stazioni appaltanti dovranno comprimere le spese generali per fare spazio a un importo di circa 11 mila euro – ai 9 mila se ne aggiungono circa 2 mila per le spese di trasferta, visto che i commissari possono venire da tutta Italia – imposto dal ministero. Assolutamente inaccettabile perché così ancora una volta vengono messi in difficoltà i Comuni”.
“Per pagare questa commissione – prosegue De Carlo – si dovranno comprimere le spese che riguardano, per esempio, il coordinamento della sicurezza, gli accertamenti e le verifiche tecniche, i rilievi, nonché la qualità dell’opera. Siamo di fronte a norme scritte da chi non conosce le realtà territoriali ed è vergognoso. Per le gare al di sopra dei 500 mila euro occorrerà ridurre le spese di circa il 20% per far quadrare i conti. Man mano che diminuisce l’importo a base di gara, tutto diventa più complicato”.
“Considerando che le gare di importo inferiore a 500 mila euro sono i tre quarti di tutte quelle sopra i 40 mila – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – è di tutta evidenza che più sarà basso l’importo messo a gara, più tali spese dovranno essere tagliate per poter corrispondere i dovuti compensi ai commissari. Un danno enorme soprattutto per i Comuni di piccole e medie dimensioni, i cui appalti spesso sono di importo modesto”.