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Rauti: coerentemente con il mio impegno aderisco alla campagna “#lascia il segno quello giusto” di Action Aid: che chiede ai cittadini di sostenere alle prossime elezioni chi è realmente impegnato nella lotta alla violenza sulle donne.

“Anche oggi la cronaca racconta l’ennesimo atto di femminicidio, tragicamente conclusosi con una strage familiare. Ogni due giorni e mezzo una donna viene uccisa dal partner o dall’ex e, solo in casi molto rari si tratta di raptus isolati. Il femminicidio è l’atto estremo ed ultimo di una catena di violenza che spesso si protrae per molto tempo, questo obbliga il mondo della politica ad una serrata riflessione su una più incisiva applicazione delle leggi. Il femminicidio non è soltanto l’omicidio di un essere umano, è un reato che ha l’aggravante del cosiddetto “omicidio di genere”, ovvero l’uccisione di una donna in quanto donna. Né l’ ordinamento italiano, né quello europeo contemplano il reato di femminicidio, nonostante i più recenti aggiornamenti normativi (la 119/13). Ci sono leggi che se applicate, possono o arginare la crescita esponenziale di questo drammatico fenomeno, nella consapevolezza che le leggi sono sempre condizione necessaria, ma non sufficiente, se non integrate da un processo di maturazione sociale e da una educazione al rispetto delle differenze. Ancora oggi infatti, ci sono uomini che non accettano il no come risposta, che non reggono il distacco, che non vogliono prendere atto del mutato ruolo femminile nella società e che vorrebbero ripristinare antiche gerarchie e supremazie di genere perché incapaci di confrontarsi con l’autonomia e il protagonismo femminile.”

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