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“Non serviva certo lo strappo del Ministro Carlo Calenda per certificare lo scarso interesse della Embraco per il destino dei  490 lavoratori che verranno lasciati a casa a causa di una strategia aziendale che mira a sfruttare una competizione al ribasso tra Paesi dell’Unione Europea.  Questo suona come una grossa presa in giro ai danni dell’Italia e delle parti sociali che volevano intavolare una trattativa costruttiva. La scelta di Embraco non è legata ad un crisi aziendale ma alla volontà di spostarsi in un paese dell’Unione Europea diverso dal nostro al fine di sfruttare un minore costo della manodopera. Il nostro Paese non può accettare una scelta simile senza reagire, perché abbiamo già fatto finta di niente per troppo tempo.

L’assenza di responsabilità sociale d’impresa non deve lasciarci indifferenti, l’Italia non è terra di saccheggi ed i lavoratori italiani non sono fattori usa e getta all’interno delle strategie aziendali. Fratelli d’Italia chiede al Ministro Calenda un atto di coraggio: si mettano provocatoriamente in campo tutti gli aiuti di stato possibili per rendere appetibile la produzione in Italia e poi si attenda la contestazione europea per porre il tema della concorrenza sleale all’interno della comunità!  Non si possono mettere in difficoltà centinaia di famiglie per soddisfare gli azionisti alla ricerca di qualche dividendo più corposo e non si può più accettare in silenzio una UE a doppio o triplo binario.”

Questo è quanto dichiara Guido Crosetto coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera in Piemonte.

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