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Mobilitazione di Fratelli d’Italia oggi pomeriggio al rione Esquilino, dove questa mattina un’anziana donna è stata violentata da un senegalese di 31 anni. Durante un flash mob organizzato per esprimere solidarietà alla vittima, i rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno sottolineato le continue aggressioni nel rione, il degrado crescente e la violenza: “Sono venti anni- ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Fabio Rampelli –  che denunciamo lo stato di abbandono di queste zone.

Con la giunta Raggi e con il governo Renzi-Gentiloni la situazione è addirittura peggiorata. Sbandati ovunque, flussi di migranti senza controllo girovagano per l’Esquilino tra una ChinaTown fantasma e bidonevilles, wc all’aria aperta, scatole di cartoni trasformati in letti di fortuna. Questo rione che porta i nomi dell’Unità d’Italia deve tornare al suo antico splendore. Tutta la nostra solidarietà alla signora costretta a vivere all’addiaccio dalla disattenzione di una giunta del tutto incapace di trovare un riparo per gli indigenti”.

Per Federico Mollicone, capo della comunicazione di Fdi e candidato alla Camera “questo è il Municipio del Partito Democratico nonché del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ma continuano le aggressioni”.

Secondo Marco Marsilio, portavoce regionale di Fdi, candidato al Senato il “tema di sicurezza è prioritario, ci vogliono più risorse, governi di sinistra e amministrazione Raggi hanno dimostrato di essere contro la  sicurezza e lo Stato di diritto, hanno abbandonato gli italiani perbene. Ignorano ciò che accade in questa città”.

Dello stesso avviso il consigliere comunale di Fdi Andrea De Priamo, candidato alla Camera “i giardini di piazza Vittorio si trovano in totale degrado. Una zona off limits per le famiglie, per i bambini e per le donne. E’ urgente organizzare la  riqualificazione del centro storico”

Per il consigliere del Primo Municipio Stefano Tozzi il “degrado è imperante e dilagante, nessun falso allarmismo ma il superamento di un punto di non ritorno che abbiamo il dovere di denunciare e di fermare”.

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