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Il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei deputati Fabio Rampelli ha scritto e trasmesso una lettera alla presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini e al presidente della Giunta per le Autorizzazioni Ignazio La Russa sulla chiusura da parte della sindaca Raggi della storica sede di Colle Oppio.
Dopo aver illustrato l’infondatezza delle motivazioni burocratiche e amministrative addotte, Rampelli sottolinea la violazione delle “prerogative parlamentari e costituzionali” e chiede che gli “vengano garantite dalla Camera dei Deputati e in particolare dalla Giunta per le Autorizzazioni a procedere”.
“In tali locali infatti – ha spiegato Rampelli – sono ubicati miei uffici dedicati al rapporto con gli elettori del collegio di Roma e Provincia, anche in virtù del fatto che sono iscritto a quel circolo. Nessuna notizia era stata fornita in merito alla possibilità di una simile azione, che era stata al contrario esclusa dalla ‘sospensione’ di ogni sgombero approvata dalla Giunta capitolina e dalla trattativa in corso tra Comune e FDI AN sul nuovo canone di locazione”.
“Esigo – ha concluso Rampelli – la revoca del sequestro. Parte delle mie carte sono in quei locali e ho bisogno di proseguire il mio lavoro, interrotto senza preavviso, con danno d’immagine e di  operatività. La chiusura improvvisa della sede di un partito di opposizione suona come un bavaglio messo per silenziare il dissenso, un comportamento antidemocratico che nessuna controversia burocratico/amministrativa può giustificare”.
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