“Troviamo indecente l’assenza del presidente del Consiglio Gentiloni e del ministro degli Esteri Alfano che sono andati via eludendo il dibattito parlamentare alla vigilia del Consiglio europeo. Gentiloni e Alfano hanno avuto enormi responsabilità quando ricoprivano le cariche al vertice della Farnesina e dell’Interno. Su di loro grava il fallimento dell’accordo di Schengen perché con la politica delle porte aperte ai flussi migratori hanno costretto l’Austria, la Francia, la Germania e la Svizzera a chiudere le frontiere: accogliamo tutti, poi li spediamo in Germania che li rispedisce in Svizzera che li rimanda da noi. L’Italia inoltre si è inventata la protezione umanitaria, uno status non contemplato nel diritto internazionale da cui deriva la normativa sull’asilo politico creando una vera e propria invasione di migranti economici. Rispetto alla Turchia, il Governo Gentiloni ha un atteggiamento ondivago mentre dovrebbe lavorare affinché l’Unione Europea abbia una posizione ferma e credibile. Per quanto riguarda la difesa europea, siamo convinti che l’Esecutivo debba aumentare le spese per la difesa militare non solo per comprare nuove armi ma per aumentare le dotazioni e l’equipaggiamento di sicurezza dei militari e per l’addestramento e al contempo impegnarsi a formare un primo nucleo dell’esercito europeo”. È quanto ha dichiarato in aula il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Edmondo Cirielli intervenendo sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alla vigilia del Consiglio europeo.