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“Quello che accadde nel 2011 dev’essere ancora scritto e rivelato. Di sicuro ci fu una concentrazione di interessi nazionali e internazionali, economici e politici affinché il Governo Berlusconi fosse nell’occhio del ciclone e fosse indotto a prendere parte al bombardamento di Tripoli e all’uccisione di Gheddafi, le cui conseguenze stiamo ancora pagando.
Il ruolo dell’allora presidente della Repubblica Napolitano fu decisivo, anche in relazione al suo rapporto preferenziale ed extracostituzionale con Germania e Francia teso a stressate il governo Berlusconi. Tuttavia Napolitano, da senatore a vita in carica, potrebbe ancora servire il nostro popolo, svelando la verità, facendo esplicitamente autocritica sulla decisione di rincorrere la Francia invece di ostacolarla nelle sue stucchevoli manie di grandezza”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
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