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“La missione di supporto alla Guardia Costiera libica disposta dal governo per il contrasto all’immigrazione clandestina e al traffico degli esseri umani, da sempre chiesto da FdI, nasce intempestivamente e in un clima di estrema confusione e ambiguità, ed esporrà conseguentemente i nostri militari a pericoli che la maggioranza sembra sottovalutare”. È quanto ha dichiarato Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, intervenendo nel corso dell’informativa sull’evoluzione della situazione in Libia, alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.

“L’azione sconsiderata di Alfano e Gentiloni smaccatamente a favore di Al Sarraj e contro il generale Haftar – spiega -, nonché la sconclusionata azione diplomatica contro l’Egitto per la vicenda Regeni, che ha ignorato le obliquità dei servizi segreti inglesi e francesi, disegna un quadro di estrema pericolosità per i nostri militari. Se a questo si aggiunge il dispiegamento di un dispositivo minimale per i noti retropensieri veteropacifisti del Pd il quadro delle insidie per la nostra Marina si completa”.

“Fratelli d’Italia – conclude Cirielli – intenderebbe ovviamente sostenere l’intervento militare italiano a difesa dei propri confini, ma sollecita il governo a predisporre il massimo impegno dando ampi poteri allo Stato Maggiore della Difesa affinché la sicurezza dei nostri militari sia l’elemento prioritario per definire il dispositivo da impiegare, dal momento che appare chiaro che le truppe italiane opereranno in un teatro che potrebbe divenire improvvisamente uno scenario di guerra”.

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