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«La prima cosa, la più importante, è una proposta politica da siglare assieme. Io propongo, e lo farò formalmente alla festa di Atreju che si aprirà il 22 settembre a Roma, quella che chiamo la “coalizione dei patrioti” che unisca chi voglia difendere l’interesse nazionale, il nostro lavoro, le nostre imprese, i nostri confini, le nostre famiglie e tradizioni: il contrario di quello che è avvenuto negli ultimi anni, con Renzi che ha fatto tutto il possibile per mettere i bastoni tra le ruote alle aziende italiane, basti ricordare l’accordo sul libero scambio Ceta che massacra la nostra economia. E penso che si possa lavorare per un serio programma con Lega, Forza Italia, con le tante proposte civiche che crescono sul territorio e che non hanno affatto solo un’impronta centrista: anzi noi crediamo che FdI possa essere naturale interlocutore di queste esperienze. Fratelli d’Italia ormai stabile al 5%? A differenza di chi ha corteggiato Renzi o flirtato con Grillo, noi di Fratelli d’Italia siamo gli unici ad avere tenuto la barra dritta. I centristi? Se si va ad una coalizione, più anime si rappresentano e meglio è. Accanto a FI che è il centro liberale, la Lega che porta avanti le istanze del Nord, FdI che si batte per il patriottismo nazionale, si può aggiungere un centro moderato. Però ho qualche dubbio che saremmo credibili se ad organizzarla saranno quelli che hanno governato con Renzi fino a ieri. Cosa diversa se lo facessero i vari Parisi o Quagliariello che ha condotto con noi la battaglia referendaria, mentre chi è stato folgorato sulla via di Damasco potrebbe ricandidarsi col partito che ha lasciato, Forza Italia…».
Lo ha detto in un’intervista al corriere della sera il presidente di fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
«Sulla legge elettorale Voglio essere chiara: sostenere il proporzionale quando con un meccanismo maggioritario e unendoci su un programma concreto e serio possiamo crescere anche oltre il 35%, è da pazzi. Per fortuna, sembra che le cose stiano un po’ cambiando, che il tema del premio di governabilità sia più a cuore a tutti: la scorsa settimana c’è stata un’utile e positiva riunione fra i capigruppo di tutti i partiti del centrodestra sul tema della legge elettorale per cercare una proposta unitaria, ed è un passo importante. Evidentemente, anche Berlusconi si è accorto che ormai Renzi è bollito, e che rischiava di rimanere solo lui a volerlo ancora a palazzo Chigi… Speriamo non cambi ancora idea, ma noi andremo avanti comunque su questa strada», ha spiegato Meloni.

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