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“Siamo assolutamente contro la tortura. Ma se l’impianto della pdl resta quello approvato al Senato da Pd e M5S voteremo contro. Non possiamo accettare, al di là della totale adesione ai principi della Convenzione dell’Onu, che si possa costruire una legge contro le forze dell’ordine. Oggi viviamo in una fase di terrorismo internazionale, che ha nell’Europa il suo obiettivo quotidiano, mezza Italia è ancora soggiogata alla mafia, alla ndrangheta e alla camorra. Lo spirito del provvedimento rischia di trasformarsi in uno strumento per accusare la polizia di presunti reati nello svolgimento della sua azione. Una cosa sono la violenza e la tortura, tutt’altra cosa sono le pressioni che un pubblico ufficiale compie durante gli interrogatori, o durante gli arresti. Questa proposta mette i tutori dell’ordine sotto ricatto, alla mercè di criminali senza scrupoli che possono usarla  per ribaltare la funzione stessa della giustizia. Ricordo che fortunatamente in Italia non esiste un’emergenza tortura, delitto che mediamente riconosce un reato l’anno, mentre esiste l’emergenza delle aggressioni a pubblici ufficiali, ben 6 mila l’anno, per le quali il nostro codice prevede pene ridicole. Per non parlare della sproporzione delle sanzioni applicate da questa legge anche per “minacce gravi”, superiori a reati gravissimi come stupro e rapina. Se la proposta resta così è ovvio che la nostra posizione sarà di assoluta contrarietà ”.  È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli intervistato su la Radio ne parla, su Radio Rai1.

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