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“Dopo la denuncia al ministro Minniti da parte della presidente Boldrini e di taluni poco noti esponenti del partito democratico, per la presenza di un fascio littorio all’interno del simbolo elettorale di una lista in uno sperduto paesino del mantovano (suffragata da circa 300 elettori con l’elezione di una giovane di nome…Fiamma), vi è ora il rischio di un incidente diplomatico con la Svizzera. Pare infatti, che gli occhiuti staff dei denuncianti, abbiano scoperto che l’antica e importante città di San Gallo, capitale dell’omonimo cantone svizzero, abbia come stemma l’identico fascio. Oltretutto, inscritto su fondo verde leghista. Si attende di conoscere la reazione dei fieri antifascisti italiani che potrebbero, fatte le proporzioni con il paesino lombardo, chiedere di muovere in armi contro la Svizzera o quantomeno contro il cantone svizzero tedesco che si fregia dell’odiato simbolo”.

Così Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia nella sua rubrica ‘Pallonate’ pubblicata sul Secolo d’Italia.

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