“Adesso abbiamo la prova del nove: è stata riconosciuta la protezione umanitaria- istituto che esiste soltanto nell’ordinamento italiano- a una donna condannata per terrorismo da un tribunale italiano. Un altro tribunale l’ha in sostanza ‘graziata’ proteggendola. La ricercatrice libica Shabby potrà quindi continuare a inneggiare all’Isis dall’Italia. Ci chiediamo in base a quale criteri folli la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale abbia preso questa decisione. Una domanda che rivolgeremo al ministro dell’Interno Minniti chiedendo l’immediato riesame e l’istantaneo reimpatrio in Libia di questa predicatrice di odio”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.