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“Premesso che non sono contrario all’ingresso degli stranieri alla direzione dei nostri musei, ci duole ricordare al ministro che se esiste una legge per l’accesso alla dirigenza questa legge dev’essere  o rispettata o cambiata. Ieri, lo abbiamo sentito tuonare sulla vicenda dei volontari della Bibiblioteca nazionale di Roma dicendo che lui ha l’obbligo che lui ha di rispettare le leggi.  Giusto. Lo stesso discorso però vale per le nomine dei direttori dei musei italiani, nomine in aperta violazione dell’articolo 38 del d.lgs. 165/2001 che recita espressamente: “I cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso te amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale.  Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (…) sono individuati i posti e le funzioni per i quali non puo’ prescindersi dal possesso della cittadinanza italiana, nonche’ i requisiti indispensabili all’accesso dei cittadini di cui al comma 1”. Prima di lanciare strali contro il Tar, come fa Renzi,  o si semplificano le leggi, o si studia evitando figuracce nazionali e internazionali”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Bruno Murgia,componente della commissione Cultura.
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