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Nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il consigliere comunale di Napoli Andrea Santoro, il consigliere regionale Luciano Passariello, Pietro Diodato, Marta Schifone e numerosi consiglieri municipali, Fratelli d’Italia ha portato alla luce alcuni aspetti gravi nella gestione del patrimonio comunale da parte dell’Amministrazione De Magistris. «Il piano di rientro dal predissesto si fondava sulle dismissioni e sulla valorizzazione del patrimonio comunale. Le dismissioni sono al palo e la gestione del patrimonio è ancora inadeguata, come dimostrano le cifre di riscossione dei canoni di locazione che negli anni 2013/2015 hanno una percentuale totale di incasso che è circa la metà del bollettato, si potrebbe quasi banalizzare dicendo che un inquilino su due non paga. Ma ciò che più sconcerta è la tolleranza con cui l’Amministrazione Comunale ha visto proliferare il numero di immobili occupati da parte di comitati e centri sociali. Ed oggi vengono fuori poi le storie dei familiari di delinquenti e camorristi che avrebbero avuto alcuni dei nuovi alloggi comunali. E la vicenda di Scampia non sembra essere isolata: notizie allarmanti arrivano anche relativamente ad un alloggio assegnato al Rione De Gasperi. A questo punto vogliamo che l’Autorità Giudiziaria faccia chiarezza, perché in alcuni casi sono state sovvertite le decisioni assunte dai funzionari e vogliamo capire chi ha esercitato eventuali pressioni o ingerenze affinché si ammorbidisse il livello di controllo. Perchè se è vero che non esiste il reato di parentela, è vero anche che vi è una questione di opportunità dettata dal buon senso. Sarebbe stato meglio affrontare 10, 100, 1000 ricorsi da parte di qualcuno escluso perché imparentato con la camorra piuttosto che trincerarsi dietro i cavilli burocratici per autorizzare quelle assegnazioni. Infine, chiediamo conto del bando con cui verranno assegnati i 40 alloggi eccedenti a Scampia. A maggio la Giunta aveva varato un atto di indirizzo che riservava gli alloggi alla graduatoria di emergenza abitativa. A dicembre è uscito il bando ma l’emergenza abitativa è stata circoscritta solo ai residenti delle Vele che non avevano titolo. Un bando su misura per gli occupanti abusivi».
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