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Va bene, puniamo Paola Perego. Ce la togliamo dai piedi anche perché, dopo molti anni di onorato servizio nell’intrattenimento leggero che più leggero non si può, la signora aveva fatto il suo tempo.
Ma non è l’unica. La Rai una volta era la più grande azienda culturale del nostro paese, oggi naviga in mezzo al mare con poche idee e in grande difficoltà soprattutto sui contenuti. Campo Dall’Orto, che di televisione capisce, non è riuscito nel miracolo di mettere insieme innovazione e tv per le famiglie. Qualche piccolo sprazzo, un totem come la Berlinguer messo all’angolo, la serie tv con Giallini azzeccata ma una generale sensazione di tv- trash, specie il fine settimana.
L’informazione che conta è sulla 7. Dei format davvero diversi non c’è traccia, non c’è una netta inversione di tendenza e Giletti diventa uno dei volti più importanti e pazienza se i suoi ascolti sono forse gli unici decenti.
Mentana è sotto contratto con Cairo, su Sky si fanno le serie-tv, il cinema, i documentari, il racconto della cultura e del costume che sui canali pubblici manca e latita da anni, salvo cercare in giro magari a notte fonda cose di nicchia, buone ma non utili alla causa complessiva.
È nato il nuovo Angelo Guglielmi? La nuova tv che fa servizio pubblico, innovazione e qualità altissima?
La questione è che ha fallito la tv renziana e quindi Maggioni e Campo Dall’Orto dovrebbero andare via, non solo la Perego, pesce troppo piccolo, con quella cretinata delle ragazze dell’est.
Che poi, non è necessario infierire.
E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Bruno Murgia.
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