“Il vasto territorio colpito dal lungo sciame sismico non si trova all’equatore, ma in montagna, alcune frazioni sono, e non da ora, in alta montagna. Che quelle zone siano freddissime e difficilmente raggiungibili si sa da sempre, e neppure la Salaria, ammodernata e potenziata con cantieri ancora aperti da decenni, riesce a risolvere questo problema aggravato dai ritardi dei vertici del governo, della protezione civile, del commissario al terremoto. Oggi chiedono di evitare polemiche! Sarebbe forse stato meglio che loro evitassero di fare conferenze stampa lanciando facili promesse e impegni sistematicamente inevasi per una catena di comando lenta perché farraginosa.
Invece di fingere indignazione avrebbero dovuto dotare i territori di spazzaneve, turbine, pale, e sale! Quello che di certo dopo il caos non possono fare è chiedere il silenzio. Gli italiani sono indignati e hanno il diritto di sapere cosa non ha funzionato, dopo la grande gara di solidarietà cui hanno partecipato. Perché è impossibile prevedere un terremoto, non il maltempo”. E’ quanto ha dichiarato ol capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.