“Sulla vicenda libica il governo precedente ha fatto uno degli errori più clamorosi. L’Italia deve svolgere un ruolo di mediazione tra il governo di Tobruk e Tripoli. Lo schieramento con Al Sarraj non solo è pericoloso per i nostri connazionali in Libia, ma anche diplomaticamente non produttivo. Il ministro Alfano prenda in mano seriamente la situazione, perché la vicenda potrebbe avere dei risvolti molto seri”. È quanto ha dichiarato Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, intervenendo alle Commissioni esteri di Camera e Senato nel corso delle quali il ministro degli Esteri ha illustrato le principali linee programmatiche del suo dicastero.
“Sul fronte migrazione e Mediterraneo – ha aggiunto Cirielli – è necessario fare di più e spingere ulteriormente perché ci siano accordi internazionali per i rimpatri dei clandestini. Dobbiamo fare accordi seri perché i Paesi interessati si riprendano i delinquenti che devono scontare nei loro paesi d’origine la pena che dovrebbero scontare in Italia”.
“Sulla vicenda Nato – ha sottolineato Cirielli – è importante che l’Unione Europea e l’Italia di fronte allo scenario mutato adeguino il finanziamento al nostro strumento militare e alle nostre Forze Armate per essere in grado di affrontare la situazione e dare credibilità. Anche sulla questione delle sanzioni alla Russia occorre che alle parole seguano i fatti. Altrimenti rischiamo da primi oppositori di essere tra gli ultimi a fare passi concreti perché le cose cambino. Bisogna accelerare”.
“L’unica grande lacuna emersa – ha concluso – riguarda la vicenda turca. È evidente che la Turchia nel Mediterraneo svolge un ruolo destabilizzante, sicuramente incoraggiato nel passato dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra, dalla Francia. Invitiamo, pertanto, il ministro Alfano a far sì che l’Italia guardi attentamente, senza cinismo, ma con realismo al ruolo pericoloso che la stessa svolge. Occorre, infine, che il nostro Paese dia maggiore sostegno ad Israele, alleato strategico in Medio Oriente”.