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«Fratelli d’Italia ha votato contro la risoluzione del Governo Gentiloni che autorizza l’Esecutivo ad aumentare il debito pubblico fino a 20 miliardi di euro in più per salvare gli istituti di credito in difficoltà. Hanno chiamato questo provvedimento “salva-risparmi” ma in realtà siamo davanti all’ultima marchetta pagata coi soldi degli italiani per tappare i buchi e i disastri commessi dagli anni da amministratori incapaci. Bocciate tutte le proposte di Fratelli d’Italia per correggere la risoluzione: no alla possibilità di prevedere delle limitazioni stringenti per quelle banche che ricevono aiuti pubblici, a partire dal tetto ai compensi per gli amministratori delle banche fallite o salvate, al divieto di erogare bonus e all’impossibilità di distribuire utili e dividendi per almeno 5 anni; no alla separazione tra le banche d’affari e le banche commerciali. Stessa sorte è toccata alla proposta di legge che abbiamo depositato per istituire una commissione d’inchiesta sul sistema bancario: da mesi giace nei cassetti del Parlamento e il Governo, il Pd e la maggioranza non hanno nessuna intenzione di discuterla. La ragione è semplice: hanno paura che gli italiani possano sapere che sono anche loro responsabili dei fallimenti delle banche e che hanno contribuito a mettere in ginocchio centinaia di migliaia di risparmiatori. Ma Fratelli d’Italia non si arrende e continuerà la sua battaglia contro questo Governo servo dei banchieri e delle lobby: anche per questa ragione il 22 gennaio prossimo chiameremo gli italiani alla mobilitazione per chiedere le dimissioni dell’Esecutivo e andare subito al voto».

È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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