“E’ inammissibile che la Farnesina non si pronunci a difesa dei nostri connazionali veneti, amministratori e imprenditori, minacciati dall’Ucraina per essersi ‘permessi’ di andare in Crimea in missione istituzionale. Il ministro Gentiloni apra formalmente la questione diplomatica e formalizzi la protesta attraverso il nostro ambasciatore”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alla Camera dei Deputati, Fabio Rampelli, che ha formalizzato un’interrogazione al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
“Il nostro assessore comunale alla Cooperazione internazionale Marina Buffoni, di Padova, è stata qualificata come terrorista su un sito ucraino a causa del viaggio in Crimea per la sottoscrizione di un gemellaggio. Chiediamo l’immediato intervento della Polizia Postale con l’oscuramento del sito ucraino ‘Mirotvorets’ e della lista di proscrizione, diventata purtroppo virale”.
“L’elenco è stato diffuso anche su Facebook dal parlamentre ucraino Gerachenko, al secolo ‘Mr. Mi piace’. Mark Zuckerberg – conclude Rampelli – così solerte e censurare le immagini innocenti di madri che allattano i propri bimbi, non ha nulla di dire? “.