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«Tra le tante incongruenze della riforma costituzionale del Governo Renzi ce n’è una particolarmente grottesca: se dovesse passare questa pessima riforma, l’età minima per essere eletti deputati resterebbe a 25 anni, mentre per essere nominati al Senato, che vuol dire “assemblea degli anziani”, ne basterebbero 18. Non cercate un senso alla cosa, è solo uno dei tanti “bug” di questa riforma pasticciata e scritta da incompetenti. Sulla questione dei limiti di età per essere eletti al Parlamento avevo presentato una proposta di riforma costituzionale quando ero ministro della Gioventù che prevedeva la possibilità di essere eletto alla Camera a 18 (invece che a 25), e a 25 anni al Senato (invece che a 40). Purtroppo il Governo di centrodestra è caduto prima che l’iter della legge si concludesse. Matteo Renzi e il Pd, a parole tanto vicini ai giovani, hanno invece deciso di lasciare il limite di età a 25 anni per la Camera. Un altro motivo per votare no al referendum del 4 dicembre».
Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
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