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“Se i presupposti sono quelli che hanno oggi annunciato il presidente del Consiglio Renzi e il commissario Errani, noi ci saremo e voteremo a favore del decreto terremoto. Il criterio dev’essere di riconoscere i rimborsi a tutti coloro che hanno subito danni, senza distinzione tra prime e seconde case, sospendere le tasse a tutte le persone colpite dal sisma fino a opere ultimate, ricostruire tutti i Comuni e borghi devastati dal sisma con criteri di sicurezza anti-sismica ma nel rispetto dell’identità urbanistica e architettonica dei luoghi e stimolare l’economia prima che sopraggiunga il deserto sociale. Contestualmente non è più rinviabile un’urgente azione di prevenzione che significa informare con insistenza i cittadini che vivono nei circa duemila paesi a rischio sismico dei comportamenti da tenere nel corso dei terremoti ma soprattutto prescrivergli adeguamenti statici alle proprie abitazioni azzerando in cambio tutti i tributi. Tutta l’Italia ha sofferto ancora per l’ennesimo terremoto con troppe vittime per un paese industrializzato, non vogliamo si spargano più  sangue e dolore. Di un sisma non si possono prevedere ora e luogo, ma si conoscono con precisione le aree interessate e i movimenti di contrasto tra le zolle tettoniche euroafricana e asiatica. Non possiamo permettere altre migliaia di morti né che il cuore rurale e contadino della Nazione delle origini, che precede di secoli lo Stato, finisca in polvere”.
È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
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