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“Il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione. Ci sono stati tanti cambiamenti nel settore universitario, in particolare la revisione del calcolo dell’Isee. Noi dobbiamo essere tempestivi a intervenire. A essere penalizzate sono soprattutto le regioni del sud i cui atenei stanno subendo un tracollo delle iscrizioni, e una mobilità degli studenti che si spostano in altre parti d’Italia. La nostra mozione prevede tra le altre cose che il Governo assuma  iniziative per assicurare la piena realizzazione del diritto allo studio, attraverso la rimozione degli ostacoli economici e sociali che limitano l’accesso agli studi universitari e a garantire l’uniformità su tutto il territorio nazionale dei benefici in materia di diritto allo studio universitario; ad adottare le opportune iniziative volte a definire in modo chiaro i termini temporali per la ripartizione e l’erogazione delle risorse del fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, nonché a disporre un aumento delle risorse del medesimo fondo che possa risolvere in via definitiva la problematica degli studenti idonei non beneficiari; ad assumere iniziative per prevedere meccanismi di sgravi fiscali che permettano alle famiglie di detrarre integralmente le spese sostenute per la frequenza universitaria. La riformulazione che ci è stata chiesta dal Governo non può essere accettata perché rende del tutto inattuabile questi impegni”. È quanto ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Giovanna Petrenga illustrando in aula la mozione del gruppo sulle  iniziative volte a favorire l’accesso agli studi universitari, con particolare riferimento ad un’equa ripartizione delle risorse sul territorio nazionale.

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