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…CON QUESTE RIFORME SI COMPRIME LA PARTECIPAZIONE.FDI PER IL PRESIDENZIALISMO. “Nella storia ci sono state rivoluzioni per ottenere la Carta costituzionale. Nel 1848 in Italia  ci fu un cambiamento epocale con lo Statuto Albertino. I cittadini cominciavano ad avere diritti. Nel dopo guerra i Costituenti vollero riaffermare i principi di democrazia e di libertà compressi tra le due guerre in Italia come in molti altri paesi europei. Oggi arriviamo al grande evento. Ma leggendo il testo ci accorgiamo che va nella direzione opposta: anziché allargare la partecipazione e i diritti dei cittadini, questo testo  li restringe inesorabilmente e  rende più  complicato e farraginoso il percorso legislativo. L’articolo 70 recitava in due righe: “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere”. Oggi, la riforma di Renzi impegna due pagine con 7 tipologie di procedimenti legislativi. Bastava  invece cancellare il Senato anziché lasciarlo in vita ma eletto dai consiglieri regionali e non più dai cittadini. Se si fosse veramente voluta una riforma gradita dalla stragrande maggioranza degli italiani, si sarebbe almeno discussa la nostra proposta di elezione diretta del Capo dello Stato. Ma invece che dare voce ai cittadini si è scelto di farli contare sempre meno. A guadagnarci è solo il partito della oligarchia Renziana”. È quanto ha affermato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Ignazio La Russa intervenendo in aula in dichiarazione di voto.

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