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Interrogazione al ministro Giannini: centinaia di milioni di euro all’ente che gestisce i soldi con  poca trasparenza, nessuna gara, massima inefficienza. Esposto alla Procura e Corte dei Conti 
“Il consorzio che gestirà il concorso per l’assunzione dei precari della scuola ha già dimostrato gravi inefficienze e incapacità. Lo confermano le difficoltà riscontrate nella gestione dei concorsi universitari (TFA, test d’ammissione alle facoltà a numero chiuso, scuole di specializzazione in medicina etc.) e pubblici appaltati a questa società negli scorsi anni. Il ministro Giannini proceda a una gestione diversa”.
È quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli che,  in un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, ha denunciato tutte le pesanti falle del CINECA, consorzio interuniversitario per il calcolo automatico deputato  a gestire, secondo fonti accreditate, il futuro concorso per la stabilizzazione  dei precari.
Il CINECA è un consorzio senza scopo di lucro formato da settanta università, quattro enti di ricerca nazionali e il Ministero dell’istruzione, università e ricerca, alla cui vigilanza è sottoposto. Vi lavorano circa settecento dipendenti nelle sedi di Bologna, Milano e Roma, ha un fatturato di alcune decine di milioni l’anno.
“I compiti del consorzio – ha aggiunto Rampelli – sono in realtà svolti senza alcun contratto di servizio e risulta che il suo personale lavori per il MIUR senza adeguato contratto. Ma come se non bastasse, il CINECA pur non svolgendo attività didattiche ma servizi, viene finanziato a valere sul Fondo per il funzionamento ordinario delle Università, e al contempo si fa pagare dagli atenei per gli stessi servizi per cui viene finanziato, agendo, di fatto, come un ente privato. Il prossimo bando che il Miur dovrebbe rinnovare ha un valore presunto di 300 milioni in quattro anni, ragione primaria per la quale FDI ha chiesto il concorso per soli titoli”.
“Vorremmo sapere dal ministro Giannini – ha proseguito  Rampelli – perché un organismo interamente controllato dallo Stato agisca come ente privato, quali siano le società in house che ricevono fondi europei senza bando e se con riferimento alle stesse esistano relazioni dei revisori dei conti che garantiscono il loro corretto utilizzo, nonché quali siano le motivazioni per le quali gli stessi non vengono sottoposti a controllo”.
“L’ipotesi che CINECA possa gestire anche il famigerato è delicatissimo concorso per l’assunzione di 60mila insegnanti  desta grande preoccupazione. Chiediamo al ministro – ha concluso Rampelli – di rivolgersi al mercato e non a CINECA che ha fatto cilecca troppe volte. Contestualmente stiamo elaborando un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti affinché siano accertate le eventuali responsabilità sull’allegra gestione dei fondi europei”.
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