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“I dati presentati dal gruppo questa mattina a Montecitorio, nell’ambito del pacchetto sicurezza, dovrebbero far riflettere quanti in questi giorni hanno chiesto a gran voce l’abolizione del reato di clandestinità. Se la sua introduzione nel 2009 non ha minimamente inciso sui flussi d’immigrazione irregolare, infatti, questa è una responsabilità dello Stato che non l’ha mai applicato.

Abbiamo dimostrato con i numeri quanto sia assurdo pensare ad un cambio di rotta in questo particolare momento storico in cui l’ondata di terrorismo che sta investendo l’Europa impone, al contrario, una maggiore politica del rigore.

Le azioni che uno stato civile deve porre in atto per garantire la tutela dei cittadini escludono la depenalizzazione ma anzi prevedono l’inasprimento delle pene per chi viene nel nostro paese a delinquere. Altrimenti, è sacrosanto che il Governo, laddove non vigila in maniera adeguata, risarcisca le vittime dei reati. Infine, la battaglia più grande, va sicuramente ingaggiata contro il proselitismo islamico che recluta nuovi adepti nelle file dell’Isis, fermando la costruzione di nuove moschee e regolando quelle già esistenti introducendo un albo degli Imam. Tutte proposte concrete contro la demagogia della sinistra “.

 Così in una nota il responsabile della Comunicazione FdI-An , Federico Mollicone.
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