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Libero svela che papà Boschi chiedeva i dirigenti della banca a loschi faccendieri nell’ufficio di Carboni. “Matteo Renzi e Maria Elena Boschi non governano l’Italia liberamente e negli interessi del popolo, ma influenzati dalle trame familiari con figure opache che sollevano scenari inquietanti. L’inchiesta di Libero svela un’Italia guidata da burattini a servizio di incontri segreti e di vecchi faccendieri”
“Qual’è l’aiuto per risolvere i ‘grossissimi problemi economici’  della famiglia Renzi dato da Mureddu, personaggio indagato per associazione segreta e secondo Carboni legato ai nostri servizi? Il premier deve spiegarlo nei dettagli e andarsene dalla guida dell’Italia.” Attacca così Giovanni Donzelli, coordinatore dell’esecutivo nazionale di FdI e consigliere regionale in Toscana per il movimento di Giorgia Meloni, le notizie emerse dall’inchiesta del quotidiano Libero secondo cui i candidati alla poltrona di direttore generale di Banca Etruria sono stati valutati da papà Boschi proprio con Mureddu in più riunioni segrete nell’ufficio di Flavio Carboni, condannato per il crac del Banco Ambrosiano insieme a Licio Gelli e Umberto Ortolani e tutt’ora sotto inchiesta per il caso P3.

“Migliaia di risparmiatori sono stati truffati dal Governo e dalle Banche per assecondare i disegni di questi gruppi segreti di potere che da anni devastano il sistema bancario e inquinano la politica. Secondo lo stesso Carboni, Mureddu ha aiutato la famiglia del Premier per risolvere ‘grossissimi problemi economici’. D’altronde Mureddu e i Renzi sono vicini di casa. Dopo la P2 e la P3 la politica italiana oggi è manovrata dalla PRignano. – conclude Donzelli – Tutti a casa. L’Italia necessita di un governo libero, trasparente e che risponda al popolo non a logge segrete di faccendieri”
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