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Donzelli ricostruisce l’intreccio fra le società sotto indagine e il cerchio d’affari intorno al premier: “La Castelnuovese è socia della Corso Italia che ha comprato l’immobile messo in vendita da Matteo Renzi”
 
“Il legame tra le società sotto indagine che avrebbero ricevuto finanziamenti da Banca Etruria e il cerchio d’affari intorno al Presidente del Consiglio passa per la compravendita del teatro di Firenze, inserito nel piano delle alienazioni del Comune proprio da Matteo Renzi nel 2010, quando ricopriva il ruolo di sindaco del capoluogo toscano. Valutato 44 milioni di euro è stato comprato al prezzo stracciato di 25 milioni di euro, anche grazie ai soldi dei risparmiatori truffati”. E’ quanto afferma il coordinatore dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia e capogruppo in Regione Toscana Giovanni Donzelli, alla luce delle perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza di Arezzo.

“Al centro delle indagini sui prestiti ‘allegri’ c’è infatti anche La Castelnuovese, società di cui l’ex presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi è stato a lungo amministratore unico, che è socia della Corso Italia Firenze che ha acquistato il teatro comunale di Firenze”, spiega Donzelli. “L’amministratore della Corso Italia è Lorenzo Rosi – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – e fra i titolari di quote ci sono entrambi i soci di Tiziano Renzi nella Party srl: la Nikila con il 69% e la Societé generale Focardi con il 6%, oltre alla Syntagma, società di cui Lorenzo Rosi è tutt’oggi amministratore unico, e al cui interno figura la Nikila di Ilaria Niccolai”.

“I soci della Corso Italia si incontrano poi in moltissime società che si occupano della realizzazione degli outlet – prosegue Donzelli – tra queste anche la Egnazia Shopping Mall, società di cui oltre alla Nikila, la Syntagma di Rosi e la Castenuovese, è socio anche Andrea Bacci, amico storico del premier e primo finanziatore di Matteo Renzi. Bacci fu nominato da Renzi alla guida della società della provincia di Firenze Florence Multimedia, pagata con i soldi dei contribuenti e realizzata appositamente per gestire la comunicazione e l’immagine di Matteo Renzi. Insieme a Bacci nella Florence Multimedia sedevano altri due fedelissimi del premier: Marco Carrai e Guelfo Guelfi. Il primo è noto per aver affittato la casa gratis a Matteo Renzi, il secondo è oggi membro del Cda della Rai”.

“Tiziano Renzi è così legato all’affare degli outlet che si è presentato di persona ai sindaci di Fasano e Sanremo per promuovere la creazione di outlet simili a quelli realizzati a Reggello e Pescara – conclude Donzelli – il gigantesco conflitto di interessi su Banca Etruria riguarda sempre di più non solo la Boschi ma direttamente il Presidente del Consiglio e il suo strettissimo giro familiare e amicale”.
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