“Strana coincidenza: Fuksas comunica la fine dei lavori della sua Nuvola e nello stesso giorno l’Inail ufficializza l’acquisto degli immobili che l’Eur spa è stato costretto a vendere per concludere il fantasioso centro congressi. C’è poco da compiacersi, soprattutto se si considera che ci vorranno almeno 5 anni prima che il nuovo Polo congressuale entri a regime. Prima che i costi saranno ammortizzati ci vorrà almeno un ventennio durante il quale l’Eur spa dovrà fare i conti con dissesto economico nel quale i Governi nazionali lo hanno lasciato nonostante la Nuvola sia stata voluta da sindaci dal peso politico nazionale come Rutelli e Veltroni. A proposito… il loro silenzio nei confronti del Governo sordo a qualsiasi appello per il salvataggio dei 4 palazzi ora venduti ha dello scandaloso. Ma sono certo che non si sottrarranno alla passerella mediatica della sua inaugurazione… E queste sono soltanto osservazioni di carattere economico-finanziario. Sulla mia, nostra avversione culturale e architettonica alla Nuvola di Fuksas, resta immodificabile il nostro giudizio: è una mostruosità gigantista, uno sfregio alle simmetrie candide del razionalismo italiano e un abbaglio premeditato. La Nuvola infatti avrebbe dovuto galleggiare magicamente nell’aria e per questo è risultata vincitrice del concorso internazionale d’idee. Ma questa trovata del furbo archistar nostrano è venuta meno dopo pochi mesi e ci siamo trovati a spendere 437 milioni di euro per un volume appoggiato in terra con pilastri tradizionali: azzerando ogni effetto sospensione. Ai costi dell’opera in sé, infatti, è necessario aggiungere l’iva, la direzione artistica, e i lavori di infrastrutturazione dell’area con la costruzione dei parcheggi. Costi occultati da Fuksas. Ma qualcuno dovrà pur parlarne. E non solo la Corte dei Conti”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.