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L’occasione della nostra visita ufficiale è stata le recente aggressione ad un addetto al comparto dell’Assistente Capo della polizia penitenziaria di Potenza. L’accoglienza del Direttore della struttura di Melfi, Dott. Bologna, facente funzioni in assenza del titolare, del Commissario Capo, Dott. Grippo, e del rappresentante U.S.P.P., Vito Messina, è stata delle migliori. Il problema principale delle strutture carcerarie? L’insufficienza di organico. Questo è quello che abbiamo constatato. Gli incidenti possono essere evitati e la sicurezza garantita solo se le piante organiche sono complete.

La struttura di Potenza non è tra le più carenti ma mancano all’appello circa 30 unità e tra di esse la figura mancante che pesa di più è quella dei Sovrintendenti che hanno funzioni di polizia giudiziaria, con tutti i problemi organizzativi che ne conseguono. È un problema che investe tutto il corpo della Polizia penitenziaria e, per colpa di una politica che oramai ragiona solo con la calcolatrice, l’intero apparato statale. La scure della spending review si abbatte su tutte le funzioni dello Stato, indiscriminatamente, senza valutare il bene ultimo che la funzione stessa attua. In questo caso: l’esecuzione delle misure privative della libertà personale, l’attività di osservazione e trattamento rieducativo, la sicurezza dei detenuti e degli internati.

La delegazione di Fdi-AN, composta da Gianni Rosa, Donato Ramunno, Alessandro Galella e Giuseppe Giuzio, in rappresentanza dell’intero partito, sia a livello locale che nazionale, esprime piena solidarietà agli addetti della Polizia penitenziaria. Continueremo a seguire la vicenda e interesseremo la nostra rappresentanza in Parlamento affinché ponga in essere azioni concrete per la risoluzione definitiva di questa problematica.

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