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“Quanto sta accadendo in queste ore presso il Casale di San Nicola, dove i residenti tra cui donne anziane stanno opponendo resistenza alla polizia in assetto antisommossa, è gravissimo. Come Fdi-An lo abbiamo ribadito anche nei giorni scorsi, appena appresa la notizia del dissequestro della struttura da parte dell’autorità giudiziaria, che tale scelta era irresponsabile ed avrebbe potuto generare nuove tensioni sociali sul territorio. E’ inaccettabile, infatti, che 100 rifugiati vengano trasferiti nell’immobile dell’ex scuola Socrate, un edificio ed un’area assolutamente non idonee alle procedure di accoglienza, in una zona con scarsissima illuminazione pubblica e in un quadrante, quello di Roma nord, già penalizzato dalla presenza del campo nomadi Roman River su Via Tiberina, dall’altro centro d’accoglienza in via di Grottarossa, senza dimenticare anche  la vergognosa vicenda dell’ex Hotel Roma. Gli scontri e le tensioni in corso a San Nicola erano prevedibili, il Governo e il Campidoglio hanno la responsabilità di quanto sta accadendo. Apprendiamo che i poliziotti in tenuta antisommossa hanno forzato il blocco dei residenti generando tensione e panico. Il primo ad essere fermato dalle Forze dell’Ordine è stato  Giorgio Mori, responsabile del dipartimento immigrazione di Fratelli d’Italia. Per questo modus operandi, che contrasta con l’assoluta incapacità di dare sostegno a famiglie italiane disagiate protestiamo vivamente.

Come Fdi-An chiediamo la chiusura del centro d’accoglienza, ancora una volta la città e i romani pagano le scelte sbagliate e fallimentari della sinistra, Renzi e Marino scaricano sulle periferie e nei territori il peso dell’immigrazione selvaggia”.

E’ quanto dichiara in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio, Lavinia Mennuni consigliere capitolino, Andrea De Priamo portavoce romano, Giuseppe Calendino capogruppo nel Municipio XV, Fulvio Accorinti capogruppo nel Municipio.

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